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permessi.md

File metadata and controls

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Permessi e Impostazioni

Per ogni file su GNU/Linux è possibile gestire i permessi di lettura, scrittura ed esecuzione da parte degli utenti. In questa sezione verranno presentati una serie di comandi per poter gestire e modificare questi permessi. Innanzitutto per poter visualizzare i permessi presenti su un file, è possibile farlo attraverso:

 ls -l nomeFile
 # visualizza i permessi presenti sul file
 # nomeFile
 ls -l
 # visualizza tutti i file coi relativi permessi
 # all'interno della directory corrente
 ls -l nomeDir
 # visualizza i permessi di tutti i file
 # all'interno della directory nomeDir

I permessi vengono presentati nella forma "xxx-xxx-xxx", dove con tre gruppi di caratteri da tre lettere l'uno rappresento i permessi di lettura, scrittura ed esecuzione per tre gruppi di utenti. Le lettere possono essere 'r' (lettura), 'w' (scrittura) e 'x' (esecuzione). Per quanto riguarda i tre gruppi di caratteri:

  • il primo gruppo rappresenta i diritti del proprietario del file
  • il secondo gruppo rappresenta i permessi dei membri del gruppo del proprietario
  • il terzo gruppo rappresenta i permessi del resto degli utenti

Inoltre davanti ai tre gruppi di caratteri è presente un'altro carattere che rappresenta la natura del file e può essere:

  • '-' significa, questo è un file
  • 'd' significa, questa è una directory
  • 'l' significa, questo è un link

Il significato dei permessi: lettura, scrittura ed esecuzione, varia se stiamo operando con una directory o con un file semplice, infatti:

  • Per i file semplici:
    • lettura 'r': significa poter leggere il file
    • scrittura 'w': significa poter modificare il file o poterlo generalmente sovrascrivere
    • esecuzione 'x': significa poterlo eseguire
  • Per le directory:
    • lettura 'r': significa poter leggere il contenuto di una directory, quindi eseguire comandi come "ls" ad esempio
    • scrittura 'w': significa poter creare, cancellare o modificare i file (anche sotto-directory) all'interno della directory
    • esecuzione 'x': significa poter attraversare una directory, ad esempio col comando "cd"

N.B.: Se un utente possiede i permessi di sola esecuzione per una directory, allora può accedere ai file all'interno della directory se e solo se ne conosce il nome, in quanto non può avere una lista dei file, ovviamente deve avere anche i diritti di lettura per i file all'interno della directory.

Vediamo ora alcuni comandi preliminari sulla gestione del proprietario di un file e dei permessi:

 usermod -g myGroup jeff
 # inserisce l'utente jeff nel gruppo chiamato myGroup
 chown -R jeff.wheel nomeDirectory
 # il proprietario della
 # directory diventa jeff, e il gruppo proprietario (a cui è
 # associato il secondo gruppo di caratteri rwx) diventa wheel,
 # col flag -R questa operazione viene associata alla directory e
 # a tutti i file all'interno (quindi anche eventuali
 # sotto-directory)

Per poter modificare i permessi relativi ad un file, esistono generalmente due modalità:

  • Modalità Simbolica
  • Modalità Numerica

Modalità simbolica

Una comoda modalità per settare i permessi, è quella di utilizzare la modalità simbolica. In questa modalità, si usano le lettere per riferirsi ai gruppi di utenti, infatti:

  • u: indica l'utente proprietario del file
  • g: indica il gruppo proprietario
  • o: indica il resto degli utenti
  • a: indica 'all', cioè tutti gli utenti, se non viene specificata una lettera, all è l'opzione di default

e dei caratteri chiave :

  • +: aggiunge permessi a quelli pre-esistenti
  • -: rimuove permessi a quelli pre-esistenti
  • =: imposta permessi cancellando la configurazione precedente

Vediamo ora alcuni comandi per gestire i permessi in modalità simbolica:

 chmod o+r nomeFile
 # aggiunge (o elimina nel caso del '-') i
 # diritti di lettura o toglierli al resto degli utenti al di
 # fuori del proprietario e del gruppo del proprietario
 chmod g-r -R nomeDirectory
 # rimuove i permessi di lettura al
 # gruppo proprietario a tutta la directory nomeDirectory, il flag
 # -R viene usato ogni qualvolta dobbiamo gestire i permessi di
 # una directory e tutto il suo contenuto, nel caso non mettessimo
 # il flag -R, il comando è ancora valido, ma vengono settati solo
 # i permessi della directory e non dei file all'interno
 chmod +x nomeFile
 # imposta i diritti di esecuzione per tuti
 # gli utenti
 chmod go+w nomeFile
 # fornisce i diritti di scrittura sul file
 # sia al gruppo proprietario che al resto del mondo
 chmod a=rw nomeFile
 # cancella tutta la configurazione
 # precedente di diritti e assegna esattamente i diritti di
 # scrittura e lettura per tutti gli utenti
 chmod u+r,g-w filename
 # aggiunge all'utente proprietario del
 # file i diritti di lettura, e toglie al gruppo proprietario i
 # diritti di scrittura
 chmod --reference file1 file2
 # in realtà questo esempio non
 # appartiene a nessuna modalità, serve a copiare i permessi che
 # ha il file 1 e applicarli al file2

Modalità Numerica

Un'altra modalità per settare i permessi all'interno di un sistema GNU/Linux, è costituito dalla modalità numerica. Vengono utilizzati dei numeri per rappresentare i permessi, nello specifico, abbiamo:

  • 1 -> esecuzione
  • 2 -> scrittura
  • 4 -> lettura

Infatti attraverso un sistema di numerazione ottale si riescono a rappresentare tutti i permessi:

# Permessi rwx
7 lettura+scrittura+esecuzione 4+2+1
6 lettura+scrittura 4+2
5 lettura+esecuzione 4+1
4 lettura 4
3 scrittura+esecuzione 2+1
2 scrittura 2
1 esecuzione 1
0 nessun permesso 0

Quindi con gruppi da 3 cifre riusciamo anche in questa modalità a impostare i diritti, dove il primo numero rappresenta i diritti del proprietario del file, il secondo numero rappresenta i diritti del gruppo proprietario del file e il terzo numero rappresenta i diritti del resto degli utenti. Vediamo ora alcuni esempi di applicazione della modalità numerica per le impostazioni dei permessi:

 chmod 644 nomeFile
 # cambia i diritti del file nomeFile,
 # impostando lettura+scrittura per il proprietario, e sola
 # lettura per il gruppo proprietario e per il resto degli utenti
 chmod 771 -R nomeDir
 # cambia i diritti della directory
 # nomeDir, e di tutto il suo contenuto, impostando i permessi di
 # lettura+scrittura+esecuzione per il proprietario e per il
 # gruppo del proprietario e i permessi di sola esecuzione per il
 # resto degli utenti
 chmod 707 -R nomeDir
 # cambia i diritti della directory nomeDir
 # e di tutto il suo contenuto, impostando i permessi di
 # lettura+scrittura+esecuzione per il proprietario e per il resto
 # degli utenti al di fuori del gruppo proprietario, mentre il
 # gruppo proprietario non ha nessun diritto sulla directory e il
 # suo contenuto

Special Permission Bits

Le modalità finora discusse sono quelle più utilizzate nella maggior parte dei casi, ad ogni modo esistono dei cosiddetti " special permission bits" che rappresentano modalità operative aggiuntive più avanzate delle semplici r, w ed x. Queste modalità speciali sono:

  • SUID (Set User ID): identificato in modalità simbolica con 's', e in modalità numerica con '4'; mi permette di eseguire un file come se fossi il proprietario del file, ad esempio se questo file richiama o modifica file in cui non ho nessun permesso (ad esempio nella directory /etc/), in questo caso non avrò errori nell'esecuzione in quanto mi verranno dati gli stessi permessi del proprietario su tutti i file su cui opera il file in questione al momento dell'esecuzione
  • SGID (Set Group ID): anche in questo caso identificato in modalità simbolica con 's', e in modalità numerica con '2'; mi permette di eseguire un file come se appartenessi al gruppo proprietario del file, ad esempio se questo file richiama o modifica file in cui non ho nessun permesso (ad esempio nella directory /etc/), in questo caso non avrò errori nell'esecuzione in quanto mi verranno dati gli stessi permessi del gruppo proprietario su tutti i file su cui opera il file in questione al momento dell'esecuzione
  • t (sticky flag): identificato in modalità simbolica con 't' e in modalità numerica con '1'; è un flag applicabile a directory, quindi non può essere utilizzato su file semplici, se settato rende impossibile la cancellazione dei file all'interno di una directory e della directory stessa, infatti un utente potrebbe anche avere tutti i permessi (lettura+scrittura+esecuzione) per i file all'interno della cartella, ma se questo è settato, non può eliminare nulla.

E' da notare che per utilizzare la modalità numerica, dobbiamo usare una notazione a 4 cifre anzichè 3, dove la prima cifra rappresenta gli special permission bits settati e gli altri 3 rappresentano le classiche cifre dei permessi spiegate nella sezione precedente. Una tabella riassuntiva dei valori che può assumere la prima cifra può essere visionata qui sotto.

# Permessi rwx
7 SUID+SGID+Sticky Flag 4+2+1
6 SUID+SGID 4+2
5 SUID+Sticky Flag 4+1
4 SUID 4
3 Sticky Flag+SGID 2+1
2 SGID 2
1 Sticky Flag 1
0 nessun permesso speciale 0

Vediamo ora alcuni esempi di applicazione sia in modalità simbolica che in modalità numerica dei special permission bits:

 chmod u+s myFile
 # in questo modo imposto su ON il SUID, cioè
 # tutti gli utenti possono eseguire il file come se il fosse il
 # proprietario a lanciarlo

un esempio presente di default sui sistemi GNU/Linux è il comando "passwd" che deve operare col file /etc/passwd.

 chmod 4666 myFile
 # in questo caso imposto ON il SUID e i
 # diritti di lettura+scrittura per tutti gli utenti
 chmod 6644 myFile
 # in questo caso imposto ON sia SUID che SGID
 # e i diritti di lettura+scrittura per il proprietario del file e
 # i diritti di sola lettura per il resto degli utenti
 chmod u-s myFile
 # in questo modo imposto su OFF il SUID, cioè
 # se tutti gli utenti prima potevano lanciare il file come il
 # proprietario, dopo questo comando non possono più
 chmod g+s myFile
 # in questo modo imposto su ON il GUID, cioè
 # tutti gli utenti possono eseguire il file come se
 # appartenessero al gruppo proprietario
 chmod g-s myFile
 # in questo modo imposto su OFF il GUID, cioè
 # se tutti gli utenti prima potevano lanciare il file come il
 # appartenenti al gruppo proprietario, dopo questo comando non
 # possono più
 chmod +t myDirectory
 # aggiunge lo sticky flag sulla directory
 # myDirectory, è da ricordare che questo flag non può essere
 # applicato a semplici file ma solo a directory
 chmod 1444 myDirectory
 # aggiungo lo sticky flag alla directory
 # myDirectory e imposto i diritti di lettura per tutti gli utenti

Per visualizzare i permessi, valgono le modalità precedenti, quindi con "ls -l", li visualizzo, ad ogni modo è da notare che:

  • il flag 'T' sostituirà la 'x' nel gruppo di utenti 'o' (resto degli utenti)
  • il flag 'S' per SUID sostituirà la 'x' nel gruppo di caratteri del proprietario
  • il flag 'S' per SGID sostituirà la 'x' nel gruppo di caratteri del gruppo proprietario

Note Aggiuntive sui Permessi

Un caso per me curioso fu quando un file all'interno della mia home directory apparteneva a root e aveva i permessi di lettura/scrittura solo per root, quindi con un settaggio dei permessi del tipo:

-rw-------  root root

la domanda e' posso eliminare questo file pur non essendo root? ricordiamo che il suo path e' /home/miahome/nomefile la risposta e': molto probabilmente si, perche' e' nella nostra home directory e in quella directory abbiamo permessi di scrittura.

Permessi di Default, ossia Umask

Quando un utente crea un file (o una directory) vengono settati dei permessi di default relativi alla possibilità di lettura, scrittura o esecuzione del file in questione da parte degli utente. I permessi di default possono essere cambiati (o generalmente gestiti) attraverso il comando umask. Lanciando solamente il comando "umask" senza parametri, visualizzo un insieme di cifre che rappresenta i permessi di default sul sistema. Questo gruppo di cifre non è altro che una maschera a cui dobbiamo sottrarre dei valori. Di default i permessi sui file sono settati al valore "0666" e i permessi sulle directory sono settati al valore "0777", e il valore di umask predefinito è " 0022". In questa configurazione predefinita, sottraendo ai permessi di default di file e cartelle il valore di umask, possiamo capire i permessi che verranno attribuiti ai file o alle directory appena create; infatti nel nostro caso dovremo sottrarre sia per i file che per le cartelle il valore di umask, e otteniamo:

 umask - valoriDiDefaultPerFile = 0666-0022=0644
 # cioè per ogni file creato verranno utilizzati i permessi
 # 0644, cioè nessun special permission bits settato, permessi
 # di lettura+scrittura per il proprietario e per il gruppo
 # proprietario e permessi di sola lettura per il resto degli
 # utenti
 umask - valoriDiDefaultPerDirectory = 0777-0022=0755
 # cioè per ogni directory creata verranno utilizzati i permessi
 # 0755, cioè nessun special permission bits settato, permessi
 # di lettura+scrittura+esecuzione per il proprietario e per il
 # gruppo proprietario e permessi di sola lettura+esecuzione per
 # il resto degli utenti

Nel caso volessimo cambiare il valore di umask, possiamo lanciare il comando umask col codice che preferiamo per la maschera, ad esempio:

 umask 0014
 # in questo caso ho cambiato la maschera a 0014,
 # quindi avrò di default per i file i permessi"0652" e per le
 # directory "0763"

Due comode umask molto gettonate sono:

  1. umask 022, utilizzata per fare in modo che tutti gli utenti possano vedere i file e le directory che creo
  2. umask 077, utilizzata per fare in modo che tutti gli altri utenti non possano vedere i file e le directory che creo dobbiamo mettere la umask in uno degli startup files per fare in modo che la modifica sia persistente.